Pavia, 1961
Senza mai privilegiare alcuna tecnica, ma anzi sempre rivolgendosi a quella che meglio si compenetra con il contesto operativo, Airò incarna un modo di concepire il linguaggio artistico privo di ogni dogma e libero di agire in modo flessibile. Questa adattabilità si pone anche come un indirizzo filosofico e politico, laddove ogni regola può essere revocata o messa in dubbio, ma resta sempre un punto fermo il rispetto della vitalità nelle sue mille maniere di esprimersi.