Ivrea, 1962
Silvia Codignola usa i mezzi della pittura e della scultura e trae dalla tradizione materiali iconografici, codici linguistici e tecnici. Ricrea la figura al di là della mimesi con effetti di sospensione temporale dell'opera che restituiscono un'arte onirica e visionaria. Lavora su immagini inconsce ed immediate in un'idea di bello che, come ha indicato Massimo Donà, ci riporta a quell'aura originariamente sacrale da cui sono rivestite tutte le esistenze.